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TUSCIA FILM FEST 2012
Gli ospiti
(scarica il Magazine del Tuscia Film Fest 2012)

VENERDI 29 GIUGNO
Liliana Cavani
Nata a Carpi nel 1933, dopo essersi laureata in Lettere antiche all’Università di Bologna, si è diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nella prima metà degli anni Sessanta ha realizzato una serie di documentari sulla seconda guerra mondiale: La storia del Terzo Reich, Le donne della Resistenza, L’età di Stalin, Primo Piano - Philippe Pétain processo a Vichy. Nel 1966, sempre per la Rai, ha diretto il suo primo lungometraggio a soggetto: Francesco d’Assisi, con un memorabile Lou Castel. Due anni dopo è la volta di un’altra pellicola biografica, Galileo, due personaggi controcorrente, ai quali si possono accostare i protagonisti de I cannibali (1970), libera trasposizione dell’Antigone di Sofocle in una Milano apocalittica, pervasa di cadaveri. Dopo L’ospite (1971) e Milarepa (1974), la Cavani è riuscita finalmente a portare alla luce il film al quale teneva di più, Il portiere di notte, capolavoro indiscusso del cinema italiano con le magnifiche interpretazioni di Dirk Bogarde e Charlotte Rampling. Dopo Al di là del bene e del male (1977), altra incursione in un passato scandaloso – il triangolo amoroso tra Nietzsche, von Salomé e Paul Rée – negli anni Ottanta la Cavani divide pubblico e critica con film complessi come La pelle (1981), Oltre la porta (1982), Interno berlinese (1985) e il secondo Francesco (1989), interpretato da un sorprendente Mickey Rourke. Da allora dirada le sue regie cinematografiche (Dove siete? Io sono qui, 1993, Il gioco di Ripley, 2002), ma è sempre attivissima: è consigliere di amministrazione della Rai, membro della giuria della Mostra del Cinema di Venezia, dirige numerose opere liriche e realizza importanti fiction televisive (De Gasperi - L’uomo della speranza, 2005, Einstein, 2008, Troppo amore, 2012). Ha ricevuto recentemente il David di Donatello alla carriera.

SABATO 30 GIUGNO
Manetti Bros
Marco Manetti (Roma, 1968) e Antonio Manetti (Roma, 1970) sono due registi e sceneggiatori italiani che si sono distinti nell’asfittico panorama cinematografico italiano per la loro cinefilia selvaggia e i film di genere. Debuttano alla regia dirigendo l’episodio, Consegna a domicilio, per il film DeGenerazione (1995). Nel 1997 girano in digitale un film prodotto dalla Rai, Torino Boys, che vince il Premio speciale della giuria al Torino Film Festival. Nel 2000 dirigono Zora la vampira, interpretato tra gli altri da Carlo Verdone. Nel 2005 riescono a realizzare un thriller, costato solamente 70.000 euro, Piano 17. Nel 2011 nella sezione Controcampo Italiano alla Mostra del Cinema di Venezia viene proiettato con successo di pubblico e critica L’arrivo di Wan. I due lavorano molto anche in televisione per trasmissioni come Stracult o la serie de L’ispettore Coliandro. Hanno diretto moltissimi videoclip per artisti quali Tiromancino, Max Pezzali, Piotta, Alex Britti.

DOMENICA 1 LUGLIO
Andrea Porporati
Romano di quarantotto anni, è regista, sceneggiatore e scrittore. Faccia d’angelo, produzione televisiva sul criminale Felice Maniero, è la sua sesta direzione, dopo Sole negli occhi, Il dolce e l’amaro e Storia di Laura per il cinema e La luna e il lago e Le ali per la tv. A partire dagli anni ‘90 inizia una collaborazione con il regista Gianni Amelio, con cui firma la sceneggiatura di Lamerica, premio alla regia alla mostra del cinema di Venezia nel 1994. E’ stato sceneggiatore del film I Viceré di Roberto Faenza (2007) e nello stesso anno della serie tv Gino Bartali. A 26 anni ha pubblicato il romanzo La felicità impura.

LUNEDI 2 LUGLIO
Salvatore Striano
Salvatore Striano, detto Sasà, è nato a Napoli nel 1974. Ha alle spalle un periodo di carcerazione che ha speso frequentando corsi di recitazione. Si è affermato negli ultimi anni come intenso interprete, partecipando a film drammatici, come Gomorra (2008) di Matteo Garrone, dove interpreta la parte de “lo scissionista”, capoclan di Secondigliano, Fortapàsc (2009) di Marco Risi, in cui interpreta un affiliato del clan Gionta responsabile dell’assassinio del giornalista Giancarlo Siani, Gorbaciof di Stefano Incerti, dove interpreta un rapinatore. La consacrazione con Cesare deve morire.
Roberto Perpignani
Roberto Perpignani è nato a Roma nel 1941. Fra i più importanti montatori italiani del dopoguerra, inizia la sua carriera poco più che ventenne al fianco di Orson Welles. Il suo esordio ufficiale è nel 1964 con Bernardo Bertolucci in Prima della rivoluzione, avviando con lui una fruttuosa collaborazione con film come Partner (1968) e Ultimo tango a Parigi (1972). Contestualmente Perpignani ha modo di lavorare con cinema della contestazione: da Marco Bellocchio (La Cina è vicina, 1967) ai fratelli Taviani, a cominciare da Sotto il segno dello scorpione (1969) fino al recente e acclamato Cesare non deve morire. Tra i tantissimi registi con i quali ha lavorato figurano: Mauro Bolognini (Un bellissimo novembre, 1969), Alberto Lattuada (Don Giovanni in Sicilia, 1967), Gianni Amelio (I ragazzi di via Panisperna, 1989), Nanni Moretti (Sogni d’oro, 1981). Ha vinto un David di Donatello nel 1983 per La notte di San Lorenzo e uno nel 1994 per Il postino di Michael Radford, film interpretato e fortemente voluto da Massimo Troisi. Nel 1996 a Venezia gli è stato consegnato il Premio Bianchi. È inoltre presidente della Fidac e dal 1976 è docente di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

MARTEDI 3 LUGLIO
Roberto Forza
Roberto Forza è nato a Rio de Janeiro, nel 1957. Figlio di una coppia del Polesine emigrata in Brasile, nel 1961 torna con la famiglia in Italia, a Torino, dove sviluppa la passione per il cinema lavorando al mitico cineclub Movie Club e i corsi di storia del cinema tenuti da Gianni Rondolino. Dal 1983 al 1987 lavora come operatore presso il centro di produzione Rai di Milano, poi lavora nel campo della pubblicità, del documentario industriale e del cortometraggio d’autore. Nel 1993 cura per la prima volta la fotografia di un lungometraggio, Punto di fuga di Claudio Del Punta, mentre nel 1995 firma lo sceneggiato televisivo Il grande Fausto di Alberto Sironi. Con Va’ dove ti porta il cuore (1996) inizia la collaborazione con Cristina Comencini che prosegue con Matrimoni (1998) e Liberate i pesci! (2000). Da I cento passi (2000), per il quale riceve la candidatura al David di Donatello per il miglior direttore della fotografia, collabora con Marco Tullio Giordana, per il quale cura la fotografia di La meglio gioventù (2003), Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005), Sanguepazzo (2007) e Romanzo di una strage (2012), che gli vale una seconda nomination al David di Donatello per la straordinaria resa di una Milano nera e livida. Altri registi con i quali collabora abitualmente sono Gianluca Maria Tavarelli, sia al cinema (Liberi, 2003, Non prendere impegni stasera, 2006) che in televisione (Paolo Borsellino del 2004, Le cose che restano del 2010), Giulio Manfredonia (È già ieri, 2004, Si può fare, 2008, Qualunquemente, 2011) e Giambattista Avellino (Il 7 e l’8, 2007, e La matassa, 2009, codiretti con Ficarra e Picone, C’è chi dice no, 2011). Fra i suoi grandi successi ricordiamo anche le commedie di Leonardo Pieraccioni, Il ciclone, 1996, e Fuochi d’artificio, 1997, e Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno (2011).

MERCOLEDI 4 LUGLIO
Daniele Vicari
Daniele Vicari è nato a Rieti nel 1967. Laureatosi in Storia e Critica del cinema presso l’Università di Roma La Sapienza, ha collaborato in qualità di critico cinematografico con la rivista «Cinema Nuovo», dal 1990 al 1996, e con la rivista «Cinema 60», dal 1997 al 1999. Esordisce nel documentario (il collettivo Partigiani e Comunisti, Uomini e lupi, Bajram e Sesso, marmitte e videogames, all'interno dei quali passa da omicidi di sacerdoti avvenuti nel ‘47 a opera di partigiani, alla vita dei pastori sul Gran Sasso, finendo con le passioni automobilistiche degli italiani). Il suo esordio al lungometraggio di finzione, Velocità massima (2002) è un grandissimo successo di pubblico e critica: vince il Premio Pasinetti per il miglior film e il David di Donatello per la migliore regia d’esordio, nonché numerosi altri premi internazionali e italiani. In collaborazione con Antonio Medici L’alfabeto dello sguardo – Capire il linguaggio audiovisivo, ricevendo il premio Umberto Barbaro per il miglior saggio di divulgazione del linguaggio cinematografico. Torna poi al documentario con Il mio paese, road movie che ripercorre le tappe della pellicola L’Italia non è un paese povero di Joris Ivens, guadagnandosi un secondo Premio Pasinetti per l'attualità giornalistica. Gli altri suoi lungometraggi di finzione sono L’orizzonte degli eventi, Il passato è una terra straniera e il recente Diaz. Non pulire questo sangue.

GIOVEDI 5 LUGLIO
Filippo Nigro
Filippo Nigro è nato a Roma nel 1970. Dopo essersi diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, comincia a lavorare in televisione nel 1996 con la partecipazione alla terza stagione de I ragazzi del muretto. Partecipa in svariate serie televisive (Un posto al sole, La dottoressa Giò). Deve il suo successo cinematografico al film di Ozpetek Le fate ignoranti. Ma è soprattutto con il film successivo del regista italo turco, La finestra di fronte, che l’attore, interpretando il ruolo da coprotagonista, può sfoggiare tutto il suo talento. L’attore tornerà in televisione per interpretare il ruolo del tenente Fabio Martinelli del telefilm R.I.S. Delitti imperfetti. Dopo svariate commedie di successo (Ho voglia di te, Amori, bugie e calcetto, Diverso da chi, Oggi sposi), nel 2012 è a fianco di Pierfrancesco Favino e Marco Giallini nel poliziesco ACAB All All Cops Are Bastards.
Barbara Petronio
Barbara Petronio è nata a Terni nel 1973. Giovane sceneggiatrice, si specializza sin da subito nel poliziesco e nel thriller in televisione: Distretto di polizia (2003), Cuore contro cuore (2004-2005), R.I.S. (2007-2011), Il mostro di Firenze, Donne assassine e L’isola dei segreti (2009), Il clan dei camorristi (2011). Al cinema ha sceneggiato Mozzarella Stories (2011) di Edoardo De Angelis e ACAB All Cops Are Bastards (2012) di Stefano Sollima.

VENERDI 6 LUGLIO
Guido Lombardi
Guido Lombardi è nato a Napoli nel 1975. Comincia a lavorare nel cinema firmando con altri ventitré registi, fra i quali Paolo Sorrentino e Mario Martone, Napoli 24 (2010), un documentario incentrato sulle bellezze e i problemi della città partenopea. Poi è la volta Vomero Travel, storia di un quattordicenne che incontra i Roca Luce, il suo gruppo musicale hip-hop preferito, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2010 nella sezione Spazio Aperto, mentre nel 2011 debutta nel lungometraggio con Là-bas, che descrive con ferocia lo sfruttamento degli immigrati africani da parte della camorra attraverso la storia di Yssouf. Là-bas ottiene il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis alla XXVI Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, mentre Lombardi riceve la candidatura come miglior regista esordiente al David di Donatello.
Gaetano Di Vaio
Gaetano Di Vaio è nato a Napoli nel 1968. Nel 2001 intraprende la carriera di attore nella compagnia teatrale di Peppe Lanzetta I Ragazzi del Bronx Napoletano, di cui fa parte fino al 2003. Nel 2004 inizia la sua carriera di produttore, fondando l’associazione culturale “Figli del Bronx”, divenuta in seguito anche Società di Produzione Cinematografica. Produce il lungometraggio Sotto la stessa luna di Carlo Luglio, che nel 2006 è in concorso al festival di Locarno. Nel 2007 produce Napoli, Napoli, Napoli di Abel Ferrara, presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2009 coproduce, con Indigo Film, il corto Vomero Travel, presentato alla Giornata degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 2010 dirige e produce il documentario Il Loro Natale, presentato nella sezione Controcampo Italiano alla 67 Mostra del Cinema di Venezia”. Nel 2011 produce Là-bas di Guido Lombardi. A settembre uscirà per Einaudi la sua autobiografia Mala vita, in cui racconta la sua avventurosa esistenza.

SABATO 7 LUGLIO
Vinicio Marchioni
Nato a Roma nel 1975, Vinicio Marchioni - dopo essersi iscritto alla Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza - si dedica completamente al teatro. Si diploma così nel 2000 presso la Libera Accademia dello Spettacolo di Roma.
Brillante e sensibile attore, viene scoperto dal grande pubblico per la sua interpretazione de Il Freddo nella fortunata serie televisiva diretta da Stefano Sollima Romanzo criminale (2008-2010). Nel 2008, l’emittente La7 gli offre la possibilità di uscire dai suoi contorni di attore e di diventare un conduttore presentando il programma Città criminali.
L’esordio sul grande schermo avviene nel 2009 con Feisbum, ma è solo l’anno seguente - con la trasposizione autobiografica del libro Venti sigarette a Nassiriya di Aureliano Amadei, incentrato sull’attentato a Nassiriya - che Vinicio Marchioni conquista anche la critica. 20 sigarette con Carolina Crescentini e Giorgio Colangeli, gli offre una candidatura ai David di Donatello come miglior attore protagonista, ma anche il premio Gugliemo Biraghi e il premio Pasinetti.
Intense interpretazioni si susseguono sul grande schermo: 18 anni dopo (2010), Scialla!, Sulla strada di casa e Cavalli (2011); grazie a quest’ultimi ottiene la candidatura ai Nastri d’Argento 2012 come migliore attore protagonista. Oltre a teatro e cinema è impegnato in numerosi videoclip tra i quali Gli spietati dei Baustelle.

DOMENICA 8 LUGLIO
Francesco Patierno
Francesco Patierno è nato a Napoli nel 1964. Studia Architettura e diventa direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria Roma Italy Comunication. Progetta allestimenti tecnico-scenografici, realizza servizi televisivi per la Rai, documentari, videoclip e spot pubblicitari. La sua prima opera, il cortometraggio Quel giorno (1996), viene presentato alla Mostra di Venezia. Nel 2002 esordisce nel lungometraggio con Pater Familias, presentato nella sezione Panorama del festival di Berlino 2003, che vale a Patierno la candidatura come miglior regista esordiente sia al David di Donatello che ai Nastro d’argento. Nel 2007 dirige Il mattino ha l’oro in bocca, tratto dall’autobiografica del dj Marco Baldini. Nel 2008 dirige a quattro mani con Alex Infascelli la serie Donne assassine, adattamento italiano del format argentino Mujeres Asesinas, trasmessa dal canale satellitare Fox Crime. Nel 2011 dirige Cose dell’altro mondo, presentato alla Mostra
del Cinema di Venezia. Ha diretto anche un documentario su Giusva Fioravanti, dopo aver tentato per anni di dirigere un film di finzione sul terrorista nero. Giusva. La vera storia di Valerio Fioravanti è uscito in dvd per Sperling & Kupfer, accompagnato da un libro con vari saggi.
Diego Abatantuono
Diego Abatantuono è nato a Milano nel 1955, cresce praticamente al Derby Club, di proprietà dei suoi zio, dove la madre lavorava come guardarobiera. E lì inizia la sua carriera come tecnico delle luci, salvo poi salire sul palcoscenico e affermarsi con il personaggio del “terrunciello”, creato da Giorgio Porcaro e da lui sviluppato e portato al successo, prima al Derby, poi al cinema, in una serie di film (Il tango della gelosia, I fichissimi, Eccezzziunale… veramente, Viuuulentemente mia, Sballato, gasato, completamente fuso, Il ras del quartiere, Grand Hotel Excelsior), agli inizi degli anni Ottanta, lo impongono come il comico di maggior successo del cinema italiano. Un fenomeno popolare che svanisce con l’insuccesso commerciale di Attila flagello di Dio. Abatantuono viene rilanciato da Pupi Avati che gli affida il ruolo di protagonista di Regalo di Natale, uno dei film più significativi degli anni Ottanta, trampolino di lancio per una carriera da prim’attore. Oltre ad Avati, con il quale lavora anche in Il testimone dello sposo, La rivincita di Natale, La cena per farli conoscere, Gli amici del bar Margherita, lega il suo nome a Gabriele Salvatores, una collaborazione che raggiunge il suo vertice con Mediterraneo, Oscar per il miglior film straniero. Da ricordare anche le sue interpretazioni in Un ragazzo di Calabria di Luigi Comencini, Nel continente nero di Marco Risi, Il toro di Carlo Mazzacurati, Concorrenza sleale di Ettore Scola, L’abbuffata di Mimmo Calopresti. Una presenza costante nel miglior cinema italiano dal suo esordio nel 1976 con Liberi armati e pericolosi di Romolo Guerrieri ad oggi. Con un futuro da regista dietro l’angolo.

LUNEDI 9 LUGLIO
Marco Giallini
Marco Giallini è nato a Roma nel 1963. Nel 1985 inizia gli studi di recitazione presso la Scuola di Arte Drammatica di Roma, La Scaletta. Collabora con numerosi registi di teatro importanti: Arnoldo Foà, Ennio Coltorti e Angelo Orlando. Quest’ultimo lo scrittura per una piccola parte nel suo L’anno prossimo vado a letto alle dieci (1995), consentendogli l’ingresso nel mondo del cinema. L’interpretazione in Emma sono io (2002), di Francesco Falaschi, accanto a Cecilia Dazzi e Pierfrancesco Favino, lo mette in luce per la misurata e intelligente interpretazione dell’adultero marito di Emma. Dopo tante commedie, recita nel noir Tre punto sei (2002), di Nicola Rondolino, e nel 2006 in L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino. Fondamentale per la sua carriera è l’amicizia con Sergio Castellitto. Quest’ultimo gli offre una parte, prima, nel cast del suo film, Non ti muovere (2004); poi, ne La bellezza del somaro (2010). Nel 2009 inaugura la collaborazione con Carlo Verdone partecipando al suo film Io, loro e Lara, che gli vale una candidatura come miglior attore non protagonista al David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2010. Nel 2011 è uno dei ‘celerini’ di ACAB, di nuovo al fianco di Pierfrancesco Favino. Sempre con Favino, condivide la scena in un film di genere completamente diverso, Posti in piedi in paradiso, commedia girata da Carlo Verdone. L’attività dell’attore, molto prolifica, si alterna tra piccolo (interpreta la parte de Il Terribile nella serie tv Romanzo criminale che gli regala grande popolarità) e grande schermo.

MARTEDI 10 LUGLIO
Giuliano Montaldo
Giuliano Montaldo, nato a Genova nel 1930, entra nel mondo del cinema come attore in Achtung! Banditi! di Lizzani. Nel 1960 collabora con Pontecorvo alla regia di Kapò mentre l’anno successivo esordisce alla regia con Tiro al piccione, un film anticonformista e coraggioso che incassa 342 milioni nello stesso anno in cui II posto di Olmi ne raccoglie a malapena dieci. Nel 1967 gira Ad ogni costo un poliziesco ben congeniato nel quale Montaldo dirige star hollywoodiane del calibro di Janet Leigh ed Edward G. Robinson; nel ’69 realizza Gli intoccabili in cui tratta il drammatico tema della mafia italo-americana. Con Gott mit uns (1969) inizia la trilogia sul Potere che proseguirà con Sacco e Vanzetti (1970) e Giordano Bruno (1973). In questi film Montaldo compie una analisi ed una denuncia dei meccanismi del potere di ogni tipo senza tuttavia rinunciare ad un linguaggio cinematografico che potesse raggiungere il grande pubblico, percorrendo con abilità quel sentiero sottile fra cinema “impegnato” e cinema “commerciale”. Nel 1977 gira L’Agnese va a morire, trascrizione del romanzo resistenziale di Renata Viganò. Nel 1982 viene portata a termine una mini serie televisiva epica: Marco Polo, trasmessa in 46 paesi, dalla Nbc negli Stati Uniti, da Antenne 2 in Francia, dalla RAI in Italia e da Rtve in Spagna. Si ricordano ancora Gli occhiali d’oro da Giorgio Bassani e Tempo di uccidere da Ennio Flaiano, riuscendo ad accostarsi con una sensibilità inedita alle ragioni del privato. Nel 2011 Giuliano Montaldo compie cinquanta anni di attività con L’industriale, un film suggestivo ed emozionante, assolutamente dentro la contemporaneità della crisi economica ed industriale con tutti i risvolti umani che questa comporta.

MERCOLEDI 11 LUGLIO
Luca Bigazzi
Luca Bigazzi è nato a Milano nel 1958. Inizia a lavorare in campo pubblicitario nel 1977 come aiuto regista e parallelamente coltiva la sua passione per la fotografia. Approda al cinema nel 1983 e il suo esordio come direttore della fotografia avviene con Paesaggio con figure (1983) di Silvio Soldini, presentato al festival di Locarno. Il sodalizio con Soldini continuerà per i film successivi, L’aria serena dell’ovest (1990), Un’anima divisa in due (1993), Le acrobate (1997), Pane e tulipani (1999) con cui vince il David di Donatello, Brucio nel vento (2002). La sua carriera è costellata di premi e riconoscimenti. Vince il David di Donatello anche per Lamerica (1995) di Gianni Amelio, Le conseguenze dell’amore (2004), Il Divo (2008) e This must be the place (2011), tutti di Paolo Sorrentino, Romanzo criminale (2005) di Michele Placido. Da segnalare nella lunga filmografia anche Morte di un matematico napoletano (1991) di Martone, Lo zio di Brooklyn (1995) di Ciprì e Maresco, Così ridevano (1998) e Le chiavi di casa (2004) di Amelio, Fuori dal mondo (1998) di Giuseppe Piccioni, L’albero delle pere (1999) di Francesca Archibugi, Preferisco il rumore del mare (1999) di Mimmo Calopresti, La guerra di Mario (2005) di Antonio Capuano, L’amico di famiglia (2006) di Sorrentino, Lo spazio bianco (2009) di Francesca Comencini, La passione (2010) di Carlo Mazzacurati, Copia conforme (2010) di Abbas Kiarostami, Il gioiellino (2011) di Andrea Molaioli, Io sono Li (2011) di Andrea Segre, La kryptonite nella borsa (2011) di Ivan Cotroneo.

GIOVEDI 12 LUGLIO
Ivan Cotroneo
Ivan Cotroneo è nato a Napoli nel 1968. Nel 1992 si è diplomato in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. I suoi primi approcci con il cinema avvengono grazie al regista Pappi Corsicato, per il quale ha scritto l’episodio La stirpe di Iana del film collettivo I vesuviani (1997) e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera (2001).
Intraprende una fortunata carriera di sceneggiatore, lavorando a moltissimi film: In principio erano le mutande (1999) di Anna Negri, Paz! (2002) di Renato De Maria, Dillo con parole mie (2003) di Daniele Luchetti, Piano, solo (2007) di Riccardo Milani, L’uomo che ama (2008) di Maria Sole Tognazzi, La prima linea (2009) di Renato De Maria, Io sono L’amore (2009) di Luca Guadagnino, Mine vaganti (2010) di Ferzan Ozpetek, vincitore del Globo d’Oro 2010 per la migliore sceneggiatura.
Cotroneo ha lavorato come sceneggiatore per diverse produzioni televisive (Un posto tranquillo, Raccontami una storia, Tutti pazzi per amore, di cui è autore del format originale, Pinocchio). Sempre per la televisione, ha fatto parte del team di autori del programma L’ottavo nano di Serena Dandini e Corrado Guzzanti. Per la Dandini è stato inoltre autore per tre stagioni del talk show Parla con me.
Nel 2011 ha esordito alla regia adattando il suo romanzo La kryptonite nella borsa, di cui è anche autore della sceneggiatura, insieme a Monica Rametta e Ludovica Rampoldi. Nel 2012 ha riscosso un clamoroso successo con la serie tv Una grande famiglia diretta da Riccardo Milani.
Cotroneo ha scritto una raccolta di citazioni, Il piccolo libro della rabbia, e quattro romanzi: Il re del mondo, Cronaca di un disamore, La kryptonite nella borsa, Un bacio, tutti editi da Bompiani.

VENERDI 13 LUGLIO
Roberto Citran
Roberto Citran è nato a Padova nel 1955. inizia la sua carriera artistica nel 1979 come attore comico. Insieme a Vasco Mirandola forma il duo Punto & Virgola partecipando a numerosissime trasmissioni televisive. La sua carriera cinematografica è senz’altro legata a Carlo Mazzacurati col quale gira ben sei film tra cui Il Prete bello (candidatura ai nastri d’argento) e Il Toro (Coppa Volpi al Festival di Venezia). Lavora con registi come Ricky Tognazzi, Francesco Rosi, Francesca Archibugi, Giuliano Campiotti, Marco Pontecorvo, Andrea Segre e moltissimi altri. Chiamato da alcune produzioni straniere è nel cast del Il mandolino del Capitan Corelli regia di John Madden, di La storia di Moab e Le valigie di Tulse Luper per la regia di Peter Greenaway, di Hotel Rwanda diretto da Terry George. In teatro lavora con Brachetti e Paolo Virzì. Diversi i suoi monologhi tra cui Sentieri sotto la neve di Mario Rigoni Stern e Ciao Nudo, racconti di infanzia tratto dall’omonimo libro pubblicato dalla Gallucci edizioni.

SABATO 14 LUGLIO
Marco Muller
Marco Müller è nato nel 1953 da padre svizzero e madre di origini brasiliane, greche ed egiziane. Da anni risiede a Barbarano Romano, in provincia di Viterbo. Il cosmopolitismo connota la sua poliedrica attività. Terminati gli studi, inizia l’attività di ricercatore e docente, attraverso seminari, corsi universitari e pubblicazioni di etnologia ed etnomusicologia.
Dall’inizio degli anni Ottanta comincia a lavorare per il cinema, prima come critico, con articoli su riviste specializzate, in Italia, Francia e Svizzera, poi come autore e sceneggiatore per vari documentari Rai. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta inizia la sua collaborazione con vari festival. Nel 1982 crea e dirige a Torino Ombre elettriche, incentrato sul cinema cinese; successivamente diviene responsabile e poi direttore artistico della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro. Dal 1980 al 1994 collabora, inoltre, con la Mostra del Cinema di Venezia, curando la selezione dei film asiatici.
Dopo aver lavorato per altri festival europei, tra cui quello di Rotterdam, all’inizio degli anni Novanta fino al 2000 lavora come direttore artistico del Festival di Locarno. In seguito diventa responsabile della sezione Film e Video di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton. Dopodiché intraprende la carriera di produttore sempre in una chiave internazionale: Viaggio verso il sole di Yesim Ustaoglu, Moloch di Aleksandr Sokurov, Diciassette anni e La guerra dei fiori rossi di Zhang Yuan e No Man’s Land di Danis Tanovic, Oscar 2002 per il miglior film straniero. Nel 2004 viene nominato direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia. Alla fine del 2011 scade il suo mandato, dopo 8 edizioni che hanno riportato la Mostra di Venezia agli antichi splendori. Nel marzo del 2012 viene nominato direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma.

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programma
03/04/2013
ore: 18 - 21.30
IN DARKNESS
MERCOLEDI' AL GENIO

10/04/2013
ore: 18 - 21.30
NOI SIAMO INFINITO
MERCOLEDI' AL GENIO

11/04/2013
ore: 11
Incontro con
MARCO GIUSTI
Auditorium Santa Maria
in Gradi . Viterbo

17/04/2013
ore: 18 - 21.30
LA CUOCA
DEL PRESIDENTE
MERCOLEDI' AL GENIO

19/04/2013
ore: 11
Incontro con
MARCO MÜLLER
Auditorium Santa Maria
in Gradi . Viterbo

08/05/2013
ore: 18 - 21.30
LA SCELTA DI BARBARA
MERCOLEDI' AL GENIO

15/05/2013
ore: 18 - 21.30
UN GIORNO
DEVI ANDARE
MERCOLEDI' AL GENIO

 

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